Finì di bere la tazza di latte e presi lo zaino appoggiato al divano.
Respirai a pieni polmoni quell'aria mattutina e mi incamminai lentamente verso la scuola ripetendo a bassa voce la strada che mi spiegò mia madre: -tutto dritto, poi a destra e nel momento in cui ti ritrovi davanti alla vetrina del fioraio svolti a sinistra, cammini lungo il viale e non appena vedi un grande cancello nero entraci, non ti puoi sbagliare!-.
Più mi guardavo attorno e più quella città continuava a colpirmi sempre più; le case in mattoni apparivano come delle ricche ville borghesi contornate dalla vigorosa vegetazione primaverile, le persone sembravano tutte di bell'aspetto e gentili eccetto per i soliti anziani sparsi qua e là pronti a contraddire qualsiasi cosa che non rasenti le monotone tradizioni, le strade erano pulite per bene e degli spaziosi parchi offrivano svago e divertimento per tutte le età.
Non appena girai a destra scorsi da lontano la fantomatica vetrina del fioraio, era circondata da tantissime specie di fiori, dalla classica rosa rossa alla preziosa e costosa orchidea, più ci si avvicinava e più il profumo floreale si infiltrava nella mente creando un senso di paradiso eterno.
Una volta che fui a un passo da quei fiori il mio lato bambinesco ebbe la meglio sul mio rigoroso comportamento educato, non resistetti alla tentazione di annusarne il dolce profumo che emanavano; ognuno aveva un qualcosa di particolare che lo distingueva da tutti gli altri, da quello più delicato a quello più pungente ma la cosa che mi ha sempre affascinato è il fatto che ogni singolo fiore ha un significato specifico basato sulle proprie caratteristiche naturali.
Intravidi il fiorista lanciarmi degli sguardi incuriositi ma allo stesso tempo di rimprovero dall'interno del negozio, gli feci un cenno con la mano come per ringraziarlo di quel bel panorama di prima mattina e decisi che forse meglio riprendere la mia strada lasciando la possibilità di ammirare quelle bellezze ai giovani innamorati.
Iniziai a camminare sempre più lentamente per non tralasciare nulla di quello spettacolo, durante il percorso incontrai parecchi studenti che si stavano dirigendo verso la mia scuola quindi fu tutto più semplice trovare le strade giuste evitando possibili smarrimenti.
Erano sempre in gruppo da due o più persone e man mano che si proseguiva si allargavano a dismisura, ad ogni svolta comparivano nuovi contendenti di varia età e con un saluto simpatico si univano al branco che desideravano, la maggior parte di loro sembrava esser felice di rivedere i vecchi compagni di scuola ma nel loro andamento notavo una certa svogliatezza che non mi sapevo spiegare... .
dopo un breve tratto di strada mi inoltrai in quel famoso viale; le chiome degli alberi che lo circondavano erano possenti e rigogliose, la forte aroma di caffè del bar di fronte penetrava tra quella selva rendendo la camminata ancora più piacevole, insomma, fu un vero e proprio toccasana camminare in quell'atmosfera!
Ogni tanto sbucavano dal nulla delle panchine su cui si poteva riposarsi restando in pace ma nonostante ciò erano quasi tutte libere e stranamente pulite. Solo sull'ultima panchina vi era una felice coppia di adolescenti che si stava provocando a vicenda scambiandosi parole affettuose e bacini innocenti, e di fianco a loro vi era un'anziana donna pensierosa con la spesa fatta nel piccolo supermercato di fronte, osservava il cielo in cerca di un po' di calore ma con quelle foglie si intravedevano solamente dei piccoli squarci e nient'altro.
Quella serena passeggiata si interruppe non appena vidi i miei possibili futuri compagni attraversare un grande cancello nero. Mi fermai di colpo, il cuore iniziò a battermi all'impazzata e un pesante mal di stomaco mi colpì violentemente, conoscevo benissimo quella sensazione di “cambiamento” ma era diventata ormai una cosa inevitabile e quasi costante.
Mi feci coraggio respirando profondamente ed entrai velocemente nel cancello, fui stupefatto da quella visione!
Keiji Kentari
Non ho più voglia dell'inverno!! tanto non cade nemmeno un singolo fiocco di neve!!
Spero vi piaccia il blog con questi colori primaverili, sono in attesa di questa splendida stagione!! <3
Da questa seconda parte non si deduce ancora nulla sul racconto ma penso sia abbastanza bella (l'ho riscritta tre volte ma niente da fare..., per me è ancora piena di errori, in futuro magari la modificherò!!)
Avrei tante voglia di aver già finito questo racconto solo che è molto lungo e difficile da scrivere, ma non mi do per vinto, prima o poi c'è la faccio a finirlo. Voglio che sia bello come quei libri esposti in vetrina!!
e magari chissà.., se si vuole puntare proprio in alto speriamo diventerà uno dei più letti al mondo (bel sogno solo che è impossibile, hihihi).
Tanti bacioni, Keiji!!
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