mercoledì 11 gennaio 2012

3° Pagina

La scuola sembrava essere su un piedistallo: era preceduta da un ampissimo cortile ed era circondata da campi sportivi, edifici secolari e grandi giardini per il libero sfogo.
Era tutto così sovraffollato e caotico, le panchine del cortile erano tutte quante occupate e la gradinata era completamente ricoperta di studenti che chiacchieravano scherzando e spingendosi stupidamente.
Attraversai quel vasto cortile sotto gli sguardi insospettiti degli alunni e tra spintoni e gomitate raggiunsi la grande scalinata che precedeva l'entrata, quell'istituto sembrava quasi un monumento antico visto dal basso verso l'alto, incuteva terrore ma allo stesso tempo sicurezza nel vedere così tanto spazio a disposizione.
Entrai nella scuola e non sapendo che cosa fare mi bloccai sulla soglia: all'interno appariva il contrario di vecchia, tutto splendeva e quei colori così moderni e accesi rendevano sereno l'ambiente, i corridoi erano ricoperti di armadietti rossi etichettati con il nome del proprietario e le pareti erano bianche come la neve, il soffitto era molto alto e per quello che riuscivo a scorgere le aule erano davvero molte. 
Non appena si chiuse la porta alle mie spalle quel forte brusio di voci sparì per far posto a uno bisbiglio più delicato e tranquillo, vi erano pochi ragazzi nei corridoi e la maggior parte di loro stava frugando con una certa fretta negli armadietti.
Davanti alla porta della segreteria vi era una giovane ragazza che stava parlando con una donna un po' più anziana, non appena si accorse della mia presenza si congedo gentilmente con la signora e mi raggiunse velocemente.
-Sei tu quello nuovo?- mi chiese con tono allegro,
-Si- risposi annuendo con la testa,
-Ma bene, che carino che sei!- disse ridendo.
Era bassa, snella, simpatica e scherzosa, aveva dei lunghi capelli marroni legati a coda di cavallo, degli occhi scuri e indossava una semplice tuta nera da ginnastica.
Fece un cenno veloce alla donna come se confermasse di aver capito e riprese il discorso.
-Allora, io sono una tua compagna di classe, piacere Vanessa-, mi strinse la mano goffamente e senza perdere il suo cordiale sorriso indicò un gruppo di ragazzi che la stava guardando dal corridoio.
-Quella con cui stavo parlando prima è la dirigente della scuola e quei tre ragazzi nel corridoio che mi stanno facendo ogni sorta di cenno sono i miei due migliori amici e il mio fidanzato-,
Ebbi solamente il tempo di annuire e accennare un sorriso che ricominciò a parlare. Aveva uno strano e buffo modo di parlare, la sua ironia era simpatica e le parole le uscivano velocemente dalla bocca come se avesse una fretta inarrestabile.
-Vieni con me che te li presento-, annuii e la seguii un po' insicuro.
-Stai tranquillo sono bravi, non ti mordono mica!- bisbigliò ridendo a bassa voce mentre ci stavamo avvicinando.
Di scuole ne avevo cambiate parecchie ma era la prima volta che venivo accolto in questa maniera, tutto sembrava più semplice; guardavo gli amici della mia nuovissima amica  e capivo che sarebbero diventati delle persone veramente importati, il clima di quell'istituto era veramente gioviale e per ora non avevo ancora avvistato nessun ragazzo maleducato e immaturo pronto a tormentarmi per tutto l'anno rimanente.

Keiji Kentari



Assolutamente da rivedere e correggere ma spero almeno che vi piaccia un pochino!
Vorrei tanto rivelarvi qualcosa della vera storia ma non sarebbe giusto! hihihi
Un saluto, Keiji!





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