lunedì 23 gennaio 2012

6° Pagina

-Veloce che ci rimangono solamente dieci minuti!- esclamò Cecilia.
Scendemmo frettolosamente quei gradini e attraversammo quel cortile con addosso gli sguardi incuriositi dei compagni.
Non appena arrivò di fronte ad un enorme e maestoso albero si fermò; era stranamente immenso e si poteva notare con facilità che era molto più grande degli altri che lo circondavano.
-Qui la conoscono tutti con il nome di “Quercia dell'amore”, lo so può sembrare una sciocchezza infantile..., nonostante tutto racchiude una leggenda veramente bella e ogni volta che la ascolto un nuovo barlume di speranza si accende dentro di me- disse sorridendo mentre osservava quella chioma così possente e rigogliosa.
Si avvicinò alla base di quella meraviglia mettendosi di fronte ad uno strano piedistallo fatto di legno su cui vi era poggiato un libro all'aspetto antico e trasandato.
-Sai, questo lo scritto io all'età di 13 anni-
Mi avvicinai per scorgere qualche particolare in più di ciò che riuscivo a vedere; sulla copertina marrone vi era il dipinto di un albero che diramava i suoi forti rami nel cielo come se lo volesse toccare, le pagine parevano fragili e sottili come se dovessero polverizzarsi da un momento all'altro e dopo che lei sfogliò la quarta pagina mi indicò ciò che per lei era veramente importante, da quella pagina fino alla metà del libro si potevano osservare centinaia e centinaia di firme di qualsiasi colore e di qualsiasi calligrafia, ma la cosa strana era che quelle firme non erano mai sole ma venivano legate a coppie di due da una specie di filamento tracciato a penna.
-Queste sono le firme di tutte le coppie che hanno letto la leggenda e che si sono giurati l'eterno amore davanti a questa quercia- disse accennando un leggero sorriso mentre sfogliava quei fogli macchiati di inchiostro.
I suoi occhi erano diventati lucidi e pieni di tristezza e a stento riuscivano a trattenere le lacrime, pensai che forse era rimasta vittima di una grande delusione d'amore o che forse aveva paura di non riuscire a trovare la propria anima gemella... .
-Forse è meglio ritornare a scuola...- dissi per cercar di risvegliarla da quell'incubo.
Si asciugò in fretta quelle lacrime malinconiche con un fazzoletto bianco che tirò fuori dalla tasca dei pantaloni e riprese la prima pagina del libro per distogliere lo sguardo da quei cumuli di nomi.
-No che dici, volevo leggerti la leggenda- disse,
dal suo allegro tono di voce ricoperto da quei singhiozzi strozzati si poteva dedurre che per lei quelle lacrime erano considerate una vergogna e che per cercar di nasconderle tentava in tutti i modi di apparire felice ed euforica anche se con pessimi risultati... .
-Va bene, come vuoi- risposi rassegnato.
Mi sedetti sulla base di quell'arbusto per osservare meglio le sue sottili labbra che leggevano quelle righe con un'intonazione e una passione da perfetta professionista.

Keiji Kentari



Spero vi piaccia!
Riguardo alla leggenda sono molto molto indeciso e confuso quindi ci vorrà un po' più di tempo, hahaha.
Un saluto, Keiji!!




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