martedì 27 dicembre 2011

2° Pagina - Quella misteriosa Notte

Fu una notte da dimenticare. Mi svegliai e risvegliai ogni quarto d'ora, ero ricoperto di sudore freddo, sentivo degli strani brividi che percorrevano la mia schiena e nonostante quel fuoco imponente e quelle coperte di lana avevo freddo.
Dopo tanti tentativi rinunciai a dormire e mi misi a contemplare quel ciondolo misterioso, l'ho tirai fuori dalla tasca e mi avvicinai al fuoco per illuminarlo, cercai di aprirlo in vari modi ma niente, dopo quei tentativi cercai di togliere quello smeraldo incastonato ma non appena sforzai quel ciondolo la porta si aprì di colpo facendomi sobbalzare a terra dalla paura. Volsi velocemente lo sguardo verso l'entrata ma non vi era nulla, -è solo il vento- dissi a bassa voce come se stessi parlando con qualcuno.
Mi alzai e andai a chiudere a chiave la porta , essendo una casa di legno queste cose dovrei aspettarmele.
Il “clock” della chiave riuscì a rassicurarmi ma non appena mi incamminai per riprendere la mia contemplazione scorsi una piccola ombra davanti al camino intenta a cercare qualcosa, fui terrorizzato a quella visione e arretrai inciampando sulla cassapanca di fianco a me.
-chi sei!? Che ci fai in casa mia?!- dissi, nonostante il tono di rimprovero la mia voce tremava dal terrore. Quell'ombra continuava a frugare nelle mie cose ed io ero lì immobile senza fare nulla assistendo alla scena. Non sapevo che fare o cosa dire perciò agii d'istinto senza pensare alle conseguenze. Mi avvicinai lentamente a quel divano cercando di fare meno rumore possibile e non appena fui dietro al divano guardai di scatto cos'era quella cosa di fronte al camino. Niente..., non vi era nulla di strano. Crollai seduto sul pavimento ormai esausto e terrorizzato, restai fermo per qualche minuto scrutando ogni angolo della casa e riflettendo se magari stavo diventando pazzo.
Mi rialzai, posai il ciondolo che tenevo in mano sul divano e andai a sciacquarmi la faccia in bagno,
Allo specchio quasi non mi riconoscevo, ero pallido come uno straccio e avevo delle occhiaie nere come la pece che solcavano le mie guance.
Quell'acqua calda riuscii a calmare i miei bollenti spiriti anche se solo momentaneamente... .
Non appena sentii un tonfo provenire dal salotto mi ci precipitai di corsa rassegnato da quella confusione.
Nel momento in cui entrai in salotto intravidi una sagoma bassa chinata verso il divano mentre stava prendendo qualcosa, capii che cosa era venuta a prendere e senza pensarci gli andai incontro pensando fosse un ladro o un maniaco. Non appena si accorse della mia presenza si girò puntando lo sguardo dritto nei miei occhi. Era lei! quegli occhi così spenti e quella lunga chioma azzurra potevano appartenere solamente a lei, restai completamente pietrificato sul posto senza battere ciglio. La ragazza sfilò velocemente il ciondolo dai cuscini del divano, tentai di fermarla prendendola per un braccio ma fu troppo veloce, un attimo prima la vidi sussurrare qualcosa sottovoce stringendo quel ciondolo con tutta la forza che aveva e un attimo dopo non c'era più, si era volatilizzata in meno di un secondo, non appena sparì nel nulla un forte vento partito da lei mi colpì facendomi finire letteralmente a terra... .
Fui stupefatto da quell'accaduto, restai a bocca aperta per qualche secondo e senza rendermene conto crollai inerme sul pavimento.


Keiji Kentari




Spero vi metta almeno un po' di paura ma anche un po' di curiosità nel scoprire chi è veramente quella ragazza!
Mi è piaciuto un sacco scriverlo quindi spero vi piaccia anch a voi =)




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